Emilia Lisi, Dottoressa in Scienze Motorie e Pilates Trainer, ci parla del mal di schiena e ci aiuta a capire come e quando il pilates può essere un valido strumento per combatterlo.
Il mal di schiena è una delle forme di dolore più diffuse nel mondo. Spesso è in grado di compromettere molto la qualità della vita, costringendo, non di rado, all’uso di farmaci antinfiammatori per lunghi periodi.
Pertanto è sempre molto importante stabilire le caratteristiche e le cause di quel problema genericamente definito come mal di schiena.
Di norma ci si riferisce ad un dolore riguardante la parte bassa della schiena che a livello vertebrale corrisponde al tratto lombare. Ed è proprio sui fastidi legati a questo particolare tratto della colonna vertebrale che concentreremo la nostra attenzione.
Ma quali le cause della lombalgia? Più frequentemente le ragioni sono da correlare ad una protrusione, ad un’ernia o ad una riduzione dello spazio intervertebrale. Talvolta, tuttavia, la lombalgia può essere sintomo di un problema di natura diversa: un precedente trauma subito in un altro distretto del corpo, squilibri del carico sui piedi, malocclusioni dentali, malattie di carattere autoimmune, disallineamenti vertebrali o degli arti inferiori, cicatrici, problemi viscerali, fattori psicologici o altro ancora.
Ognuna di queste cause può condurre ad uno squilibrio posturale diverso che, in assenza di interventi mirati, potrà generare nel tempo la comparsa del mal di schiena.
Questo rende imprescindibile una preliminare valutazione di ogni singolo caso per stabilire il programma di attività motoria più adeguato per ogni individuo.
Nel caso in cui la causa del mal di schiena sia riconducibile ad un problema specifico del tratto lombare (protrusione, ernia, riduzione dello spazio intervertebrale), sia frutto di posture quotidiane scorrette o di una vita troppo sedentaria, il pilates può essere fortemente raccomandato grazie all’allenamento dei muscoli del tronco e al conseguente effetto decompressivo vertebrale che ne deriva.
Per le cause di altra natura è sempre opportuna un’attenta valutazione seguita da un lavoro personalizzato per il singolo individuo.
Lo scopo del pilates, in ogni caso, sarà quello di ritrovare un equilibrio globale del corpo, condizione, questa, indispensabile per ottenere l’alleggerimento o l’eliminazione del sintomo doloroso nel tratto lombare.
Alla luce di quanto descritto è d’obbligo ricordare che il Pilates non è da considerarsi come rimedio per qualsiasi tipo di dolore e di conseguenza non offre un unico programma motorio efficace e applicabile a tutti i soggetti affetti da lombalgia. In assenza cioè di una ricetta unica e generale valida per tutti diventa indispensabile gestire al meglio l’inevitabile singolarità di ciascun caso.
Il potenziamento e l’allungamento attivo di tronco e arti inferiori, che più supportano il nostro corpo nei movimenti della vita quotidiana, può migliorare la sintomatologia dolorosa presente nella zona lombare.
L’efficace lavoro sui muscoli profondi della schiena e dell’addome, infatti, è in grado di conferire stabilità e di mantenere la fisiologica distanza tra i corpi intervertebrali della colonna, attraverso esercizi dapprima sempre in scarico per le vertebre e ben coordinati con la respirazione.
Il pilates e gli adeguati esercizi respiratori aiutano a favorire l’armonia miofasciale del tronco e l’equilibrio pressorio su pavimento pelvico a cui può conseguire un miglioramento della lombalgia.
Più specificamente, ricercare un adeguato tono della muscolatura addominale implica la stimolazione in allungamento attivo della fascia toracolombare, la quale aiuta il sostegno e la protezione in particolare del tratto lombare che più frequentemente entra in gioco nella sintomatologia dolorosa della nostra schiena.
Il pilates lavora anche sulla mobilità del tronco, così da preservare le funzioni indispensabili alla più sana efficienza della colonna: la stabilità e la mobilità. Per ottenere i benefici è sempre necessario allenare la mobilità nel rispetto della biomeccanica, con attenzione focalizzata ad ogni tratto della colonna in base alle sue peculiarità. Il tratto toracico ad esempio ha caratteristiche che permettono mobilità e stabilità diverse da quello lombare.
Parallelamente al lavoro sul tronco, grazie agli esercizi effettuati nelle diverse lezioni di pilates, si forniscono altrettanti stimoli agli arti inferiori e superiori. Infatti, secondo i più recenti studi scientifici, è ormai chiaro che dalle nostre estremità parte la trasmissione delle forze che attraversano il centro e che tutto il corpo è inequivocabilmente collegato da una serie infinta di connessioni osteo-articolari e miofasciali: più queste sono ben coordinate più tutto il corpo sarà protetto da rigidità e tensioni certamente favorite da sedentarietà e viziate abitudini posturali.
Questo allenamento non agisce solo sul mal di schiena ma contribuisce a prevenirne ricadute e a promuovere l’attività motoria combattendo la sedentarietà con le conseguenze negative da essa derivate. Concorre inoltre a migliorare la qualità e la funzionalità dei movimenti della vita di tutti i giorni con un innegabile beneficio generale dell’organismo.
In ultimo, il Pilates favorisce un miglioramento della postura e dell’allineamento della colonna grazie al rinforzo dei muscoli paravertebrali e del sistema tonico postulare quando, passata la fase acuta più dolorosa, gli esercizi sono svolti anche in posizione ortostatica.
Una pratica costante e regolare di pilates produce, quindi, molti benefici:
Lo staff di Studio Corpore può aiutarti a combattere la lombalgia e a ritrovare uno stato di benessere generale grazie a una squadra di professionisti legata da uno scopo comune: cercare di migliorare lo stato di salute dei clienti attraverso un lavoro globale e graduale, subordinato ad un’attenta analisi della storia e delle caratteristiche della persona.
Un cliente con una sintomatologia acuta o una storia pregressa di lombalgia troverà la possibilità di effettuare una valutazione posturale e funzionale grazie ad un primo colloquio con l’osteopata,Iacopo,o il fisioterapista, Stefano. Dopo questa preliminare valutazione, il terapeuta deciderà, d’intesa con il cliente, il percorso a lui più indicato.
Se necessario, una prima parte di trattamento sarà inizialmente solo passiva (trattamenti manuali di osteopatia, fisioterapia, e/o possibili collaborazioni fisiatriche, dentistiche, oculistiche,ginecologiche etc.) seguita poi dall’inizio dell’allenamento attivo con le sessioni di pilates.
Le lezioni di pilates individuali daranno la possibilità al cliente di scoprire e riscoprire il suo corpo, le sue capacità di movimento e di stabilità. Per ogni soggetto sarà creato un programma personalizzato funzionale alla risoluzione del problema in modo specifico, cercando di rinforzare i tessuti più deboli nonché di rilassare e rendere nuovamente adattabili i tessuti più rigidi, spesso responsabili di fastidi e tensioni.
Durante le lezioni, l’insegnante Emilia guiderà il cliente nello svolgimento di ogni esercizio, sia a corpo libero che con l’utilizzo di piccoli attrezzi o di altri grandi macchinari del pilates.
Nei casi di lombalgia spesso il dolore è recidivante e la paura contribuisce ad accentuare le tensioni. Per questo si cercherà di educare il cliente a sintonizzarsi con il proprio corpo, a muoversi meglio e a ritrovare il proprio equilibrio posturale.
Per tutti sarebbe opportuno iniziare con alcune lezioni individuali per poi passare al lavoro di gruppo. Esistono, tuttavia, dei casi specifici per cui il lavoro individuale è cruciale per raggiungere i risultati sperati.
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