Giulia Troni, Insegnante del Metodo Feldenkrais®, ci parla dell’importanza della consapevolezza corporea nel movimento e nella percezione di sé.
Negli ultimi anni è sempre più frequente, nell’ambito del benessere e dell’attività fisica, sentir parlare di movimento e consapevolezza come parti di uno stesso insieme.
Conosciamo l’importanza della presenza mentale nell’eseguire un movimento perché sia preciso, rispetti un criterio di economia nello sforzo e garantisca così il risultato per cui è stato pensato.
C’è però qualcosa in più, che estende i benefici del movimento consapevole molto oltre la semplice forma fisica, per donarci equilibrio mentale ed emozionale e renderci maggiormente presenti ed efficaci nell’affrontare la vita.
Allo studio Corpore Clinica Dinamica il movimento consapevole è il cuore della nostra attività, un pilastro fondante per tutte le discipline proposte. Utilizziamo modalità diverse – il Pilates, lo yoga, il Metodo Feldenkrais® – con l’intento di dare sempre maggiori strumenti per coltivare il benessere a tutti i livelli.
Sebbene la consapevolezza sia coltivata in ciascuna di queste discipline, nel Metodo Feldenkrais®, essere consapevoli e presenti è il principale mezzo per migliorare l’organizzazione corporea, conoscersi meglio e accedere a una dimensione di benessere che include tutte le sfere del nostro essere.
Si tratta, in sintesi, di riportare corpo e mente allo stesso passo, attraverso un’esperienza che si focalizza nel presente.
Pensiamo ad esempio alla connessione del movimento con il respiro per creare spazio nel corpo o alla cura nel rendere una dinamica fluida e non interrotta nella sequenza dei gesti, che richiede grande padronanza delle diverse parti coinvolte nell’azione e della loro reciproca relazione.
Ritroviamo queste modalità, ad esempio, nella pratica dello yoga o delle arti marziali.
Possiamo però anche estendere questo concetto al quotidiano, nei momenti in cui la nostra attenzione è completamente connessa con il corpo e l’ambiente nel qui e ora.
Riflettendo su questo tema possiamo immediatamente osservare come non sia affatto banale vivere questa condizione di assoluta presenza nella vita di tutti i giorni.
Prendiamo ad esempio il semplice camminare: quante volte capita di arrivare a piedi nel posto in cui stiamo andando senza renderci conto del percorso fatto perché la mente è impegnata in ricordi, progetti o pensieri diversi? Quante volte invece, siamo consapevoli dell’appoggio del piede, del fluire ritmico del respiro o della bellezza di un albero che incrociamo con lo sguardo?
Durante l’elaborazione del metodo educativo che porta il suo nome, Moshe Feldenkrais aveva riconosciuto un’importanza fondamentale all’auto osservazione come base per il cambiamento, inteso nell’accezione di andare verso la condizione migliore possibile per se stessi nel momento presente.
È facile riconoscere come, senza un’osservazione chiara di una determinata situazione, la nostra capacità di intervenire per migliorarla è minima: possiamo solo fare dei tentativi casuali e sperare che vadano nella direzione giusta.
Se invece utilizziamo la nostra attenzione per osservare le parti coinvolte e come queste parti entrano in relazione fra loro potremo agire in modo mirato. Eviteremo così sforzi inutili e saremo in grado di ottenere risultati migliori.
Se portiamo questa osservazione generica nell’ambito del movimento, possiamo sfruttare un potenziale di cambiamento che è insito in noi e che ci permette in ogni fase della vita, di migliorare la nostra condizione generale, indipendentemente dal nostro punto di partenza.
“Ognuno di noi parla, si muove, pensa e sente emotivamente in un modo personale che dipende dall’immagine di sé stesso che ha costruito negli anni. Per cambiare il modo in cui ci comportiamo e agiamo dobbiamo cambiare l’immagine che portiamo dentro di noi”.
Moshe Feldenkrais
Questa frase di Feldenkrais riassume in poche parole il cuore del metodo che lui stesso ha creato.
L’immagine che abbiamo di noi stessi si forma nel corso della nostra vita in relazione alle esperienze che facciamo. In ogni esperienza sperimentiamo contemporaneamente movimenti, sensazioni, sentimenti e pensieri, intimamente legati fra loro.
Le esperienze ripetute si cristallizzano in abitudini, che hanno il vantaggio di permetterci una certa dose di velocità ed efficacia, liberando risorse che possiamo utilizzare per altri compiti. Riusciamo così a svolgere azioni complesse in tempi rapidi.
L’insieme delle nostre abitudini determina l’immagine che abbiamo di noi e quindi le convinzioni circa le nostre possibilità. Ci facciamo un’idea precisa di quali sono i nostri limiti e la diamo talmente per scontata che raramente ci fermiamo a riconsiderarla perché la assumiamo come dato di fatto. Pensiamo così che alcuni movimenti per noi non siano possibili in assoluto e li scartiamo in automatico.
In realtà è possibile riorganizzare il proprio movimento e la propria immagine di sé attraverso l’esperienza, arricchendo il nostro repertorio motorio di nuove possibilità e ampliando quelle già presenti.
Nell’ambito delle lezioni di Consapevolezza Attraverso il Movimento®, le lezioni di gruppo del Metodo Feldenkrais®, facciamo proprio questo.
La particolarità di questo approccio è quella di dare primaria importanza all’esplorazione e alla percezione. I movimenti non vengono mostrati dall’insegnante ma solo descritti a voce e si viene incoraggiati ad eseguirli secondo la propria comodità e il proprio ritmo, sperimentando piccole variazioni. L’attenzione viene guidata alle diverse parti del corpo che entrano direttamente in gioco, ma anche a come tutto l’insieme risuona con l’azione.
L’ascolto guidato rivela cosa si attiva, cosa rimane a riposo, quali parti possono intervenire aiutando, cosa può essere rilasciato per rendere più semplice e fluida l’azione.
Uno dei doni più preziosi che riceviamo da questa pratica è la consapevolezza organica, percettiva e concreta, che migliorando i movimenti di una parte, tutto l’insieme migliora. Lavorando sull’appoggio dei piedi ad esempio, possiamo scoprire che collo e spalle ritrovano leggerezza e che la colonna vertebrale ci sostiene in modo naturale. Tutto questo in una singola ora di lezione!
Grazie alla consapevolezza profonda si possono ottenere moltissimi benefici su più piani, nell’immediato e nel lungo termine. Vediamone insieme alcuni.
Se scopriamo di avere molte possibilità per portare a compimento i nostri intenti, allora saremo davvero liberi di scegliere la strada che sia migliore per noi e non vincolati a limiti che potrebbero essere soltanto muri eretti nella nostra mente e dal solco dell’abitudine.
Ti piacerebbe sperimentare tutto questo? Se non hai mai praticato il Metodo Feldenkrais®, questo è il momento di provare per scoprire tutti i benefici che le lezioni di Consapevolezza Attraverso il Movimento® possono darti.
Le lezioni si svolgono in piccoli gruppi o individualmente, venendo incontro alle tue specifiche esigenze.
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