Insieme alla nostra nutrizionista Anna Carlin parliamo di reflusso gastroesofageo e di come poter gestire al meglio i sintomi e capire le principali cause.
Reflusso gastroesofageo: di cosa si tratta?
Il reflusso gastroesofageo, uno dei sintomi più frequenti del nostro apparato digerente, si verifica quando il contenuto dello stomaco ritorna in esofago, ossia nel tubo di muscolo e mucosa che porta gli alimenti e i liquidi dalla bocca allo stomaco.
I sintomi principali sono: bruciore a livello dello sterno, rigurgito acido, dolore toracico, tosse stizzosa che può arrivare all’asma, raucedine e mal di gola. Con il termine gastrite, invece, viene indicata una generica infiammazione della mucosa dello stomaco, che può presentarsi arrossata, tumefatta e, nei processi cronici di lunga data, addirittura atrofica e assottigliata.
Sovente gastrite e reflusso sono presenti contemporaneamente.
Ma quali sono le cause del reflusso gastroesofageo?
I fattori di rischio per il reflusso gastroesofageo più comuni includono:
- il sovrappeso e l’obesità, soprattutto la presenza di grasso viscerale che meccanicamente comprime lo stomaco;
- stress che altera il tono simpatico del sistema nervoso e altera l’apertura delle valvole;
- presenza di Helicobacter Pylori
- gravidanza, sia per un fattore ormonale che meccanico;
- fumo e alcol
- intolleranza all’istamina
- ernia iatale;
- alimentazione disordinata e ricca di zuccheri semplici
- consumo di troppi caffè.
Un fattore da non sottovalutare è anche la relazione tra mente e corpo. La ricerca scientifica ha dimostrato l’origine psicosomatica di una patologia fastidiosa e cronica come la gastrite. Lo stomaco è l’organo che simboleggia la nostra capacità di accettazione ed è così che un contenuto mentale “indigesto” e una situazione psicologica che, evidentemente, facciamo fatica a risolvere, finisce per produrre sintomi specifici a livello gastrico.
Come possiamo trattare i sintomi?
Prima di tutto bisogna accertarsi dell’origine del problema con uno specialista e indagare con opportuni esami. In assenza di squilibri organici, bisognerà valutare l’insieme delle proprie abitudini alimentari e lo stile di vita.
Come gestire i sintomi e ritrovare le cause
- Il reflusso è particolarmente frequente quando, dopo aver mangiato, ci si stende e i sintomi spesso compaiono o peggiorano la notte: la posizione orizzontale facilita il processo di risalita del contenuto gastrico nell’esofago. Preferisci la posizione notturna sul fianco sinistro per favorire la peristalsi verso il basso.
- Consulta un osteopata specializzato nel trattamento viscerale. Con il giusto trattamento e adeguati esercizi potrà aiutarti a gestire il lavoro delle valvole, equilibrando il sistema nervoso simpatico.
- Evita i pasti liquidi, soprattutto alla sera. Frullati, zuppe e vellutate possono essere veramente dannosi quando si è nella fase acuta di reflusso e gastrite. Potrebbe essere la condizione per dire Addio alla minestrina alla sera e alla tisana prima di andare a dormire. Evita di bere acqua fredda.
- Sconsigliata la spremuta d’arancia, soprattutto come prima bevanda a colazione, particolarmente irritante per un esofago già danneggiato dal reflusso. Anche il latte vaccino può peggiorare drasticamente reflusso e gastrite, così come tè, caffè e brodi. E’ invece da preferire la tisana di malva.
- Le modalità e i tempi di cottura possono rallentare i tempi di digestione: evita le verdure bollite e preferisci cotture veloci. Per esempio puoi cuocere la carne e il pesce in padella con un filo d’olio, ancora meglio se prima le sottoponi ad una veloce marinatura con succo di limone. Le uova, invece, puoi prepararle alla coque o cotte in un filo d’acqua. Le verdure vanno preferite cotte al vapore o in padella con olio.
- Oltre al farmaco, c’è di più… Il rimedio farmacologico d’elezione è un farmaco che riduce la secrezione gastrica dello stomaco. Di conseguenza, però, modifica anche il ph del lume intestinale e la fisiologica condizione dell’apparato digerente. Nulla di grave se seguiamo la terapia prescritta dallo specialista per il periodo indicato, ma ecco che un’assunzione prolungata può creare diversi danni di malassorbimento vitaminico (ad esempio una riduzione di vit B12) e disbiosi.

COME E’ POSSIBILE GESTIRE IL REFLUSSO IN MANIERA NATURALE ATTRAVERSO LA NUTRIZIONE?
Sebbene nei casi più gravi, i farmaci possano essere un aiuto essenziale, anche la nutraceutica ci offre validi rimedi per prevenire e per trattare la sintomatologia del reflusso gastroesofageo, attraverso sostanze di origine naturale che possono essere incluse nella dieta. Tra le sostanze più utili troviamo:
- Mastice di chios, una resina che si ottiene dal piccolo albero del lentisco. Grazie alle sue proprietà antimicrobiche e anti-infiammatorie, il lentisco può aiutare a combattere l’Helicobacter pylori, può favorire la digestione e aiutare a prevenire o alleviare disturbi come gonfiore, flatulenza e dispepsia;
- Hericium , indicato come il Fungo Medicinale più adatto a curare la gastrite, agisce sia sulla psiche sia sullo stomaco e garantisce risultati interessanti sui sintomi ansioso-depressivi. In particolare, stimola la produzione di muco protettivo, aiutando le cellule gastriche a rigenerarsi
- Mucillagini del fico d’india, presenti in prodotti da assumere dopo il pasto per bloccare la risalita dei succhi gastrici;
- Liquirizia deglicerizzata ( che non determina alterazione della pressione) , inibisce il reflusso gastroesofageo e antagonizza eccesso di acidità, mitiga lo spasmo muscolare.
- Alga spirulina e clorella: hanno azione antiadesiva per l’Helicobacter pylori, riducendo la sua capacità di aderire alla parete dello stomaco.
L’Approccio di Corpore Clinica Dinamica
Ogni rimedio va valutato in base alla diagnosi medica e ai sintomi, ma soprattutto unito ad un’ alimentazione corretta e personalizzata che tenga conto delle abitudini del singolo. In caso di Reflusso Gastroesofageo è importante capire come gestire i sintomi e ritrovare le cause. E’ possibile modficare alcune scelte alimentari guidati da uno specialista, adottare tecniche di respirazione, migliorare la postura con movimenti mirati può essere di grande aiuto per trattare questo fastidioso problema.
Da Corpore Clinica Dinamica, mi impegno a strutturare piani che nascono dall’ascolto e dall’analisi attenta delle esigenze del paziente, rispettando eventuali diagnosi mediche che devono guidare il percorso nutrizionale.
Fonti:
L’altra medicina magazine n° 81
Stop reflusso e gastrite, Serena Missori